mercoledì 28 maggio 2008

Aziende interessate al campo sperimentale

Il budget totale dell'operazione "Campo Sperilemtale di 40ha" ammonta a € 80.000 di cui 38.000 finanziati dalla Società Mozambicana (Mucriga) parner locale di progetto. Restano quindi da finanziare € 42.000. Le aziende italiane che intendono partecipare al progetto sperimentale divideranno in parti uguali la somma da finanziare.
Ogni singola azienda italiana stilerà un accordo con Mucriga dove verrà stabilito il percorso, la struttura societaria, la mission e gli obiettivi della futura società mista italo-mozambicana, nel caso di esito positivo della sperimentazione.
Ogni azienda italiana non avrà alcun vincolo operativo con le altre aziende italiane che co-finanzieranno il campo sperimentale, e sarà libera di intraprendere per proprio conto progetti e/o attività industriali in Mozambico.
Ogni azienda finanzierà direttamente Mucriga per la sua quota parte, e Mucriga sarà il referente e responsabile finale di tutto il progetto di ricerca.
I primi risultati e rilevazione di dati scientifici attendibili sulla produzione e sulla qualità del prodotto si otterrano ad un anno circa dalla messa a dimora delle piantine di jatropha (6 mesi di età) fornite da Mucriga.

Il project management e la gestione delle info Ita-Moz verrà affidato all'Ing. Leonardo Nhanala e all'Arch. Flavio Villotta. Questi due tecnici avranno il compito di gestire, monitorare e organizzare le attività oltre che di tenere informati tutte le aziende italiane finanziatrici sugli sviluppi del progetto. Verrà attivato inoltre una piccola piattaforma su web dove partecipanti al progetto potranno seguire le attività e interagire con i tecnici e dirigenti.


per info: cco.flavio@gmail.com

giovedì 22 maggio 2008

Consorzi di aziende per i campi sperimentali


Vogliamo organizzare un piccolo gruppo di aziende italiane con l'obiettivo di co-finanziare dei campi sperimentali in Mozambico e condividerne alla fine i risultati.
L'associazione degli agricoltori locali, mette a disposizione dai 20 ai 40 ettari di terreno, un pozzo per l'acqua già esistente ed attivo e le piantine di jatropha di 6 mesi da mettere a coltura.
I partners italiani dovranno provvedere a finanziare le operazioni per la messa a coltivo, pulizia dei terreni, tecnici e un agronomo per seguire i lavori e raccogliere i dati, stoccaggio dei semi, invio dei campioni di semi in Italia per le analisi chimiche dell'olio e dei pellet.

Alla fine della campagna di studio, ogni azienda acquisirà una parte del terreno messo a coltivo e avrà a disposizione i seguenti dati:
• Dati sul campo della produttività di semi per ettaro
• Dati sulla più corretta modalità di coltivazione delle piante
• Dati sulla qualità dell’olio prodotto e sulla sua compatibilità con i generatori esistenti
• Location dei terreni più idonei alla coltivazione (disponibilità di acqua, analisi chimica del terreno, ubicazione del terreno rispetto alle vie di comunicazione, ecc.)
• Verifica delle condizioni locali (agricoltori, comunità locali, aziende di autotrasporti, capitale umano dirigenziale) per la messa a coltivo dei terreni
• Verifica della filiera logistica stabilimento/porto di partenza/porto di arrivo/azienda italiana

La situazione


Ad oggi il progetto jatropha si sta sviluppando con tre team di progetto: uno per l'Argentina, uno per il Senegal, uno per il Mozambico.
La jatropha è ormai uscita dalla fase sperimentale ed è entrata a pieno titolo tra le piante in grado di fornire fonti rinnovabili per la produzione di energia (olio per centrali elettriche) e per i trasporti (Biodiesel). A tal proposito citiamo quanto pubblicato da Goldman Sachs , The Wall Street Journal, a riguardo:
Goldman Sachs recently cited Jatropha curcas as one of the best candidates for future biodiesel production.[3] Il progetto più sviluppato è senza dubbio quello del Mozambico, progetto sul quale tutto il network si sta dirigendo. Infatti abbiamo già sviluppato contatti e protocolli di collaborazione con associazioni di agricoltori locali già in grado di coltivare questa varietà arborea.
Ci sono a disposizione in concessione circa 20.000 ettari.
Abbiamo sviluppato contatti con diverse aziende italiane interessate alla filiera agroindustriale per la produzione di olio per centrali elettriche e per la commercializzazione del pellet (biomassa solida), sottoprodotto derivante dalla spremitura dei semi, che ha un'alta capacità calorifica.
Lo staff della jatropha-mozambico (tecnici, ingegneri, agronomi italiani e mozambicani) è in grado di elaborare studi di pre-fattibilità e di fattibilità a misura delle necessità del singolo investitore, elaborando anche i modelli di business più idonei al tipo di attività imprenditoriale richiesta.

Stiamo per attivare dei primi campi sperimentali dove poter verificare sul campo la produttività per ettaro (può variare da 4 a 20 tonnellate per ettaro), trovare le migliori location, testare la catena logistica dal campo di produzione fino al porto italiano di arrivo.
per contatti: apro@fastwebnet.it